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L'Agenzia regionale di protezione ambientale (ARPA) è stata istituita in Umbria il 6 marzo 1998 con la legge regionale n. 9 (modificata dalla Legge Regionale 31 ottobre 2007, n. 29).
L'Agenzia di protezione ambientale dell'Umbria è una struttura regionale dotata di personalità giuridica pubblica, con autonomia tecnico-amministrativa ed è sottoposta alla vigilanza della Giunta Regionale.
Su proposta della Giunta, il Consiglio Regionale determina gli obiettivi dell'attività dell'ARPA con validità triennale; in base a tali obiettivi, il Direttore predispone i Programmi di attività.
Lo sviluppo e il coordinamento delle azioni di prevenzione e tutela ambientale, di cui sono responsabili i soggetti istituzionali a favore dei quali opera l'ARPA, è demandato al Consiglio di Indirizzo composto dagli Assessori all'Ambiente delle Province di Perugia e Terni e da tre sindaci designati dall'Anci in rappresentanza dei Comuni.
Gli organi dell'ARPA sono: il Direttore Generale e il Collegio dei revisori dei Conti.
Le attività dell'Agenzia
- Controllo dei fattori chimici, fisici e biologici d'inquinamento sulle matrici ambientali;
- Supporto tecnico-scientifico nella valutazione e prevenzione dall'inquinamento;
- Gestione delle reti di monitoraggio;
- Realizzazione di sistemi informativi e banche dati ambientali;
- Controllo sulla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo;
- Rifiuti;
- Radiazioni e rumore;
- Grandi rischi industriali;
- Supporto tecnico-scientifico all'attività di valutazione (VIA, VAS, IPPC).
Le principali tematiche di cui ARPA si occupa riguardano: qualità e controllo delle acque sotterranee; depurazione; tutela della risorsa idrica; tossicità algale ed eutrofizzazione delle acque lacuali; impatto della troticultura; ottimizzazione dell'installazione delle sorgenti non ionizzanti; sperimentazione nella gestione dei rifiuti; sistemi integrati di controllo delle discariche; utilizzazione dei reflui zootecnici; Relazione sullo stato dell'Ambiente in Umbria; EMAS; sviluppo dei sistemi informativi ambientali.
ARPA Umbria è partner di REMIDA
Il progetto nasce nel 2008 per promuovere una nuova strategia di approccio al problema della bonifica dei siti contaminati; Arpa Umbria, IRSA CNR (Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e DIBAF (Dipartimento per l'Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell'Universita' degli Studi della Tuscia) , propongono una metodica di intervento economica e a basso impatto ambientale basata sull'implementazione di tecniche di fitorimedio. Con il sistema proposto si punta a combinare la bonifica e la riqualifica dei siti contaminati in aree rurali o periurbane con la produzione di biomassa da utilizzare per fini energetici, o la realizzazione di serbatoi vegetali di stoccaggio della CO2 mediante interventi di rivegetazione/riforestazione a carattere permanente nelle aree a maggiore valenza ambientale. Questa metodica può essere applicata sui così detti "siti orfani" dei quali gli oneri di bonifica ricadono sulle pubbliche amministrazioni. I vantaggi sarebbero pertanto quelli di applicare una tecnologia dai costi ridotti, dal basso impatto ambientale e capace di offrire un'immediata prospettiva di utilizzazione delle aree trattate mediante la produzione di biomassa.
Sito:
www.arpa.umbria.it >
Rifiuti > Progetti e Studi > Progetto REMIDA
Contact Person
Ing. Andrea Sconocchia
Responsabile Servizio Suolo, Bonifiche e Rifiuti
Dipartimento di Terni
ARPA Umbria, via Carlo Alberto Dalla Chiesa nsc, 05100 TERNI